
Il Consorzio Corertex approva il bilancio e rilancia per il futuro: “Adesioni in aumento e visione extra-regionale. Siamo pronti per le imminenti sfide del tessile”
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Un premio per l’eccellenza nel riuso e riciclo: Corertex riconosciuto tra le imprese leader dell’economia circolare
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Un dialogo costruttivo per evitare limitazioni e salvaguardare il futuro del distretto pratese
Il Consorzio Corertex e Astri hanno partecipato a un incontro al Ministero dell’Ambiente per discutere il decreto sull’EPR (Responsabilità Estesa del Produttore) applicato ai rifiuti tessili. L’incontro si è svolto negli uffici del MASE a Roma, alla presenza di Luca Proietti, direttore generale della sezione economia circolare. L’onorevole Chiara La Porta, di Fratelli d’Italia, ha promosso il vertice, al quale hanno partecipato Raffaello De Salvo e Fabio Marseo, rispettivamente presidente e vicepresidente di Corertex, e Sauro Guerri, vicepresidente di Astri.
Durante l’incontro, Corertex ha presentato un documento dettagliato, illustrando le caratteristiche del distretto pratese in termini di riuso e riciclo, con dati sul lavoro svolto e l’occupazione generata nel settore dell’economia circolare tessile. Il consorzio ha evidenziato l’importanza di evitare che l’Europa prenda decisioni che potrebbero penalizzare il distretto. Tra le proposte, è stata sottolineata la necessità di migliorare il sistema attuale piuttosto che implementare cambiamenti drastici che potrebbero comportare costi aggiuntivi e minacciare la stabilità occupazionale.
“L’incontro è stato molto positivo,” hanno affermato Corertex e Astri. “Abbiamo ricevuto un documento ministeriale con dodici punti sull’EPR, sui quali lavoreremo per offrire consigli e individuare eventuali criticità. Ringraziamo il ministero per l’ascolto e speriamo che questa collaborazione possa portare risultati concreti per il distretto.”
Esportazione di abiti usati e tutela degli interessi collettivi
Corertex e Astri hanno inoltre espresso preoccupazione riguardo ai potenziali divieti dell’Unione Europea sull’esportazione di abiti usati verso l’Africa. “Imporre limitazioni su questo commercio sarebbe dannoso non solo per il settore tessile, ma anche per l’Africa,” ha dichiarato De Salvo. “In molti paesi africani, l’acquisto di abiti usati è un’opportunità per accedere a capi di qualità a prezzi contenuti. Ridurre questo mercato significherebbe diminuire le percentuali di riuso in Europa e privare l’Africa di un’importante risorsa sociale. Il problema delle discariche abusive va affrontato a livello infrastrutturale, indipendentemente dalla natura dei capi, che siano nuovi o usati.”
Un modello di consorzio inclusivo e orientato alla collettività
L’ultimo tema trattato è stato quello dei futuri consorzi EPR. Corertex ha suggerito un modello gestionale ispirato ai RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), con un’attenzione particolare alla governance diffusa e alla rappresentanza degli stakeholder, in modo da privilegiare l’interesse della collettività. “Sarà essenziale avere una governance che includa le diverse voci della filiera, assicurando uno scambio di informazioni che garantisca la sostenibilità e l’efficienza del sistema EPR. Abbiamo apprezzato l’ascolto del ministero e ringraziamo l’onorevole La Porta per questa opportunità di confronto.”
Chiara La Porta ha sottolineato l’importanza del dialogo: “L’EPR rappresenta una questione cruciale per gli attori del nostro territorio. Il mio ruolo è fare in modo che le voci del distretto vengano ascoltate e possano contribuire alla stesura di normative equilibrate. Continuerò a confrontarmi con il ministero e i rappresentanti locali affinché Prato sia sempre ben rappresentata.”
Crediti:
Economia – Edizioni locali: Prato
