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Il Consorzio Corertex, voce autorevole del riuso e del riciclo tessile, lancia un accorato appello alle istituzioni nazionali ed europee: la filiera sta vivendo una fase di grave sofferenza, aggravata dalla stagnazione del mercato e dall’aumento dei costi gestionali. Se non verranno adottate misure concrete e tempestive, il rischio è il collasso dell’intero comparto entro l’autunno.
“Le imprese del settore sono al limite – spiega Raffaello De Salvo, presidente del Consorzio –. Gli operatori che ogni giorno lavorano nel riuso e nel riciclo non riescono più a coprire i costi di lavorazione a causa del crollo dei prezzi di mercato e della mancanza di sostegni pubblici strutturati. Serve un’azione urgente da parte del governo per tutelare posti di lavoro, know-how e un sistema che rappresenta un’eccellenza europea nell’economia circolare”.
Il Consorzio evidenzia come, negli ultimi mesi, si sia registrato un forte rallentamento dell’intera filiera: stoccaggi pieni, ritardi nei flussi commerciali, contrazione della domanda. “Stiamo assistendo a un blocco progressivo delle attività – aggiunge De Salvo –. Gli impianti non riescono più a smaltire i volumi raccolti. Il rischio è quello di vanificare decenni di impegno ambientale e sociale”.
Corertex rinnova la richiesta di un tavolo istituzionale permanente sul tema del riuso e del riciclo tessile, con la partecipazione attiva del governo e dei principali stakeholder, per definire una strategia di medio-lungo termine che tuteli il settore da crisi cicliche e garantisca continuità operativa. “Occorrono misure di sostegno economico, incentivi all’innovazione e un quadro normativo stabile – conclude il presidente –. Solo così potremo scongiurare la paralisi del comparto e continuare a offrire soluzioni sostenibili per l’ambiente e l’economia”.